Palazzo Molin Querini Situato nella curva d’immissione in Canal Grande del rio della Maddalena, questa fabbrica sei­centesca distende l’ampia facciata su due superfici convergenti. Presso lo spigolo, in corrispondenza dell’entrata d’acqua, si apre una serliana, le cui soprafinestre quadrate si ripetono nelle altre finestre del piano nobile, conferendo a esse una forma molto allungata.
Prima di passare ai Querini appartenne all’antica famiglia dogale Molin, documentata prima dell’887 e inclusa nel Libro d’Oro alla Serrata del Gran Con­siglio. Antichissime chiese vennero fondate da loro, come Sant’Agnese, edificata nel 905. Anche da que­sta famiglia sortirono valorosi guerrieri. Agli inizi del ’500, Marco Michiel uccise un figlio di Luigi Molin, procuratore di San Marco. Il capofamiglia, anziché appellarsi alla giustizia, com’era suo diritto, perdonò il Michiel e convinse pure l’altro suo figlio Marco a perdonare il crimine.