Convento del Corpus Domini (area ferroviaria) La chiesa del Corpus Domini era un edificio sacro di Venezia, demolito nell'Ottocento. Sorgeva nel sestiere di Cannaregio. Fu eretta nel 1366 da Lucia Tiepolo, badessa del monastero dei Santi Filippo e Giacomo di Ammiana, con la cooperazione di Francesco Rabia, mercante di lana. Alla chiesa fu anche annesso un piccolo convento, in cui la stessa Lucia e poche altre compagne si ritirarono.
Qualche tempo dopo la chiesa fu ampliata grazie all'intervento del beato Giovanni Dominici e alle offerte delle sorelle Elisabetta e Andriola Tomasini; il monastero pure fu ingrandito e ospitò da allora suore domenicane. Poco dopo, però, il complesso cadde in rovina, ma l'intervento di papa Martino V, che concedeva indulgenze a chi avesse contribuito al restauro, portò alla ricostruzione della chiesa, consacrata nel 1444 da San Lorenzo Giustiniani. Dal 1534 il monastero dipese direttamente dalla Santa Sede e, dal 1560, dai patriarchi di Venezia.
Con i decreti napoleonici del 1810 gli edifici furono sconsacrati e, più tardi, distrutti.