Riva Ca di Dio Anticamente “Case di Dio” (abbreviato in Ca’ di Dio) erano detti gli ospizi che offrivano accoglienza ai pellegrini che sostavano in attesa di raggiungere, via mare, il Santo Sepolcro in Terra Santa oppure, via terra, per lucrare le indulgenze a Roma (per la strada chiamata appunto per questo motivo Romea).
Già alla metà del secolo XIII esisteva a Venezia un ospizio per pellegrini, sorto in questo tratto di fondamenta sul bacino San Marco, in un terreno di proprietà del monastero di San Zorzi Mazor, che era stato a questo scopo donato, nel 1254, dall'abate Marco Bollani a un tale Fra' Lorenzo. E’ dall’ora che si presume la riva abbia assunto il nome del prospettante ospizio.
Con l'occasione delle crociate, gli ospiti più frequenti di questa struttura furono i pellegrini in transito per la città, ma già nel 1300, essendo allora di molto scemato l'originario fervore religioso, iniziarono ad essere ammesse anche le donne.
Dopo il 1797, con la caduta della Repubblica l'ospizio sopravvisse alle soppressioni comandate dai decreti napoleonici nel primo decennio dell'800. Conservando l'uso per il quale era stato fondato, ai giorni nostri esso è adibito a casa di riposo per anziani autosufficienti.