Palazzo Civran Grimani Questo palazzo prospetta una elegante facciata in puro stile post-palladiano, eretta cioè secondo i dettami del neoclassicismo che largo esito ebbero nella Venezia della prima metà del Settecento.
Il palazzo in realtà era già esistente almeno fin dalla fine del XV secolo ma la sua ricostruzione (per la quale è stato avanzato il nome di Giorgio Massari) databile al 1720-1740 lo modificò fin dalle fondamenta. Ai suoi modi si avvicinerebbero le allungate finestre e l'elegante bugnato del pianterreno. La compostezza dell'insieme e il motivo a riquadrature rientranti tra le finestre sembrano preannunciare l'avvento dello stile neoclassico.
Nel 1818 passò in proprietà ai Grimani quando la famiglia vendette il loro grande palazzo di San Luca al demanio di Stato, e si trasferirono appunto qui a San Tomà. Dopo alcuni decenni lo rivendettero, per riacquistarlo nella seconda metà dell'Ottocento e per mantenerne la proprietà fino ad ora. Oggi è in perfetto stato di conservazione.
Tra queste mura abitò Filippo Grimani che fu sindaco di Venezia tra il 1895 e il 1916 che, per l'ottimo governo, venne soprannominato "il sindaco d'oro".