
Dall’anonimo portale contrassegnato da questo numero civico si accede più propriamente a quello slanciato corpo di fabbrica, affacciato sul Canal Grande, appena prima dell’Hotel Regina, noto più semplicemente e propriamente come palazzo Gaggia, sorto sui resti di un antico edificio di scarso rilievo e ricostruito per conto della famiglia Gaggia nella seconda metà dell’Ottocento. Questo edificio è caratterizzato da quattro piani, con ridotte aperture sul piano terra, primo e secondo, mentre al terzo risalta una grande loggia finestrata.Dallo stesso portale contrassegnato dal civico 2207 si accede anche a palazzo Michiel Alvisi, anch’esso affacciato sul Canal Grande, un edificio eretto nel XVII secolo, facilmente identificabile per il suo intonaco rosa perfettamente mantenuto ma soprattutto per la bella serliana centrale con balcone aggettante poggiante su solidi mensoloni e per il gioco dei marcapiani e di altre linee continue in candida pietra d’Istria. Tra i due edifici fa bella mostra, sostenuta da quattro robuste colonne, una spaziosa terrazza balaustrata che prelude, facendo arretrare di alcuni metri rispetto alla riva del Canal Grande, un terzo, più piccolo corpo di fabbrica.
A palazzo Michiel Alvisi abitò, dal 1875, Katharine Bronson, innamorata a tal punto di Venezia da scrivere alcune opere letterarie in dialetto, grande animatrice culturale, benefattrice e patrona di uno splendido salotto che ospitò, tra gli altri, Robert Browning, Isabella Stewart Gardner e Henry James.
