Palazzo Donà della Madoneta Antica casa-fondaco, risalente alla metà del Duecento.
Viene detto "de la Madoneta" (o con grafia italiana "della Madonnetta") per via di un fregio in facciata, collocato tra le due finestre dell'ammezzato, in stile donatelliano (ma è ottocentesco), che rappresenta la Vergine col Putto. Palazzo Donà della Madonnetta viene considerato da alcuni come il palazzo più antico che si affaccia sul Canal Grande, anche se altri sostengono che sia Ca' da Mosto.
Nel 1290 il palazzo risultava essere di proprietà degli eredi di Angelo Signolo e confinava a destra con uno spazio vuoto e a sinistra col Palazzo Emo. Pochi decenni dopo era diviso in due proprietà, una sopra l'altra sotto, entrambe di due vedove Bonino.
Rimaneggiato più volte in tempi successivi, l'elemento dominante della facciata è la lunga balconata che si estende per tutta la larghezza del prospetto: si tratta di una ottafora ad archi dentellati, poggiati su antiche e snelle colonne e più recenti capitelli corinzi di epoca quattrocentesca; tra arco e arco sono state inserite, come elementi decorativi, nove patere rotonde e poco più sopra una croce, di epoca veneto-bizantina. Rielaborazione rinascimentale è invece il grande portale d'acqua. E' anche noto come Palazzo Donà Dolcetti (dal nome dell'ultimo proprietario).