Palazzo Boldù Edificio seicentesco con pianterreno a bugne rustiche e serliana al piano nobile in asse con il por­tale d’ingresso. Lo spostamento di quest’ultimo, decentrato sulla destra, fa apparire la facciata assolutamente asim­metrica. Le tradizionali coppie di monofore sono, in questo edificio, solo a sinistra il che conferma la sensazione di incompiutezza che permane no­nostante abbiano gli stessi motivi stilistici dei rispettivi piani e siano collegate dai consueti motivi delle fasce orizzontali in pietra d’Istria.
Il palazzo rimase Boldù fino al Seicento, quando venne acquistato dai Ghisi che lo ricostruirono; venne quindi comprato dai Contarini che tentarono di unificarlo con l’attiguo palazzo di loro proprietà. Negli interni sono conservati in ottimo stato degli affreschi di Ja­copo Guarana.

La famiglia Boldù, originaria di Conegliano, diede parecchi uomini illustri alla Repubblica, in particolare coraggiosi uomini d’arme e abili diplomatici. La linea dei Boldù di San Felice si estinse con la morte di Giuseppe Boldù, già podestà di Venezia, nel 1837.