Palazzo Bernardo Nani L’edificio fu eretto della famiglia patrizia dei Bernardo, aggregata al Patriziato in epoca antica e confermata nella Serrata del Maggior Consiglio, famiglia la quale donò alla città numerosi altri palazzi, come palazzo Bernardo a San Polo.
Presso palazzo Bernardo di Canal Grande fu ospitato nel 1442 il Duca di Milano, Francesco Sforza, in visita a Venezia. Nell'Ottocento il palazzo, in più momenti, cambiò proprietario per finire infine, per lascito testamentario, a Pietro Naratovich (1882), noto editore del tempo, che vi installò i torchi della sua tipografia. Fu l'inizio di varie manomissioni deturpanti e del frazionamento della proprietà che portò alla creazione di accessi diversi. Nel 1948 il secondo piano fu acquistato da Francesco Da Lisca che si incaricaò di un sapiente restauro. E’ ora di proprietà della famiglia Degli Azzoni Avogadro.
La facciata sul Canal Grande è tripartita e si segnalano soprattutto le elegantissime esafore del primo e secondo piano nobile e la più ridotta quadrifora del terzo piano. Coppie di monofore affiancano su tutti e tre i livelli e tre delicate cornici marcapiano corrono lungo tutta la larghezza della facciata. Il gioco della pietra d'Istria posta sugli spigoli del fronte e i due stemmi marmorei della famiglia ornati da pregiati bassoriliev, del 1470 circa, completano il decoro. Maestosi e un po' cupi i due portali della riva d'acqua, realizzati probabilmente per un uso bifamiliare del palazzo.